Affidarsi alla Scienza: Un Imperativo Etico Contro la Disinformazione

Affidarsi alla Scienza: Un Imperativo Etico Contro la Disinformazione

Nell'era digitale, la disinformazione, intesa come manipolazione deliberata dell'informazione, si configura come una sfida globale sempre più pervasiva e insidiosa. La straordinaria velocità di propagazione delle informazioni online, l'incessante evoluzione tecnologica e la crescente accessibilità agli strumenti digitali hanno plasmato un ecosistema informativo globale complesso, dove la definizione di regole condivise e la garanzia di accuratezza dei contenuti per gli utenti appaiono sempre più labili.
Una fake news che si propaga in rete agisce con la rapidità e la contagiosità di un virus: la sua diffusione esponenziale amplifica i danni potenziali e ne rende ardua l'eradicazione. Spesso, tali narrazioni tossiche vengono disseminate con l'obiettivo di destabilizzare contesti specifici, eludere il vaglio critico della stampa autorevole o denigrare determinati gruppi sociali, minando la fiducia nel discorso pubblico.
Inconsapevolmente, gli utenti della rete contribuiscono frequentemente a questo fenomeno, trasformando i propri profili social in potenti casse di risonanza per la disinformazione attraverso la condivisione impulsiva di contenuti non verificati.
La viralità delle notizie false sui social media, al pari di quelle veritiere, è alimentata da una combinazione di fattori: la facilità intrinseca alla condivisione con un semplice clic e meccanismi psicologici profondamente radicati. Tra questi, spicca il bias di conferma, la tendenza innata a privilegiare e diffondere informazioni che convalidano le nostre preesistenti convinzioni, respingendo al contempo quelle che le contraddicono.
La conseguenza più pericolosa di questa dinamica è la progressiva radicalizzazione delle nostre opinioni, esponendoci al rischio di manipolazione e ostacolando la nostra capacità di agire in modo razionale e autonomo. L'affidamento rigoroso alla scienza e la guida dei dati empirici rappresentano l'unica difesa solida contro la proliferazione di notizie false e la subdola influenza della disinformazione.
La FNOVI ricorda l'esistenza di numerosi Enti che conducono ricerche rigorose e diffondono informazioni basate su solide evidenze scientifiche. Tuttavia, è un dato di fatto che tali fonti autorevoli rimangono spesso confinate a una cerchia di "addetti ai lavori", risultando scarsamente accessibili o sconosciute al grande pubblico.
In quest'ottica, la FNOVI si impegna attivamente a promuovere la massima visibilità di questi centri di competenza scientifica. L'auspicio è che ogni discussione intrapresa e ogni decisione adottata, a qualsiasi livello, possa fondarsi sulla verità scientifica, una risorsa preziosa che deve essere resa pienamente accessibile a tutti i cittadini, garantendo così un dibattito pubblico più informato e responsabile.