Bassetti non si smentisce mai
Bassetti non si smentisce mai
Matteo Bassetti, direttore di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, incaricato dal Governatore della Liguria del ruolo di guida del neonato Consiglio superiore di sanità della Regione e di “portavoce della sanità”, in una intervista al Secolo XIX ha fatto considerazioni critiche sui colleghi che, come lui, frequentavano i salotti televisivi ai tempi del Covid. Questa volta è toccato a Massimo Galli, a Fabrizio Pregliasco, ad Andrea Crisanti e con Ilaria Capua è ricascato in un errore già fatto. Ilaria Capua bravissima, ma veterinaria. Il concetto di One Health evidentemente gli sfugge; da anni la comunità scientifica parla di medicina unica.
Qualcuno dovrebbe spiegarci perché in occasione della sua prima intervista nella sua veste di “portavoce” della sanità regionale, anziché fornire una prospettiva regionale in tema di salute pubblica si sia lasciato andare a considerazioni così inopportune. Se “porta la voce” del Governatore è mai possibile pensare che Marco Bucci abbia voglia e tempo di apostrofare altri sanitari?
Recentemente a Salerno parlando di West Nile Bassetti l’ha definita un'altra zoonosi, una malattia arrivata agli uomini dai cavalli, trasmessa da una puntura di una zanzara. FNOVI lo ha corretto: La malattia non arriva all’uomo tramite contatto con il cavallo, bensì, entrambi rappresentano ospiti a “fondo cieco” e non rappresentano, anche da positivi, una fonte di infezione per altri uomini o animali.
L’anno precedente 2023 Bassetti commentando la notizia del primo contagio umano di “influenza suina” avvenuto nel Regno Unito, ha confuso la stessa con la “peste suina”, annotando quest'ultima, tra l'altro, come una zoonosi.
L’errore è stato prontamente segnalato al Direttore di Buongiorno Benessere ed allo stesso Bassetti, con il consiglio che tutte le volte che si parla di patologie animali di dar voce ai medici veterinari.
Nel corso della puntata di Carta Bianca nel 2022, nella pagina dedicata ai lavori del summit Cop27 sui cambiamenti climatici Matteo Bassetti, ha sostenuto che gli allevamenti intensivi “producono batteri resistenti e infezioni. La promiscuità, la mancanza di spazio e l’uso che si fa in quegli ambienti di grosse quantità di antibiotici, inquinano l’ambiente in una maniera diversa. Ha poi aggiunto che “mentre in medicina umana si stanno facendo dei grossi sforzi per usare bene gli antibiotici negli esseri umani … nella veterinaria siamo ancora lontani”. Secca la risposta della Fnovi che informava lui e Direttore del programma che è vero il contrario “i medici veterinari italiani sono dotati di un sistema informatizzato di tracciabilità dei medicinali veterinari che comprende la Ricetta elettronica veterinaria il cui utilizzo è obbligatorio dal 2019. I dati relativi al consumo di antibiotici sono sottoposti a regolari controlli da parte dei Servizi veterinari delle ASL e sono a disposizione sia in forma aggregata che puntuale, del Ministero della Salute. Una capillarità di informazione che non appare ancora disponibile per i farmaci umani. È vero che medici e medici veterinari devono e dovranno riservare il massimo impegno per ridurne l’utilizzo.
Anche nel 2020 a "L’Aria che Tira", Bassetti ha citato Ilaria Capua: "Qui è sovvertito l’ordine della meritocrazia, una suora che parla di economia planetaria, un a giornalista che parlava di complicazioni da polmonite da Covid e una veterinaria che parlava di vaccini, bisogna che mettiamo ordine nelle competenze. I vaccini prevengono la malattia e l'infezione. Ognuno deve parlare di ciò che sa e si occupa, io non parlo di polli"
Come persone ancor prima che come professionisti della salute suggeriamo a Matteo Bassetti di allenare libertà e intelligenza, in che modo, questi due valori si connettano con il senso del limite