Circostanze. "Quante persone ci sono in questa strada, un centinaio? Quante sono le persone intelligenti, sette, otto? Bene, io lavoro per le altre novantadue." Phineas T. Barnum

A cura di Carla Bernasconi
01/12/2023
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Era il 2017 in Italia si parlava della riforma del Codice dello Spettacolo dal Vivo contenuta nel Disegno di Legge 2287- bis che prevedeva, fra le altre cose, la progressiva dismissione degli animali dai circhi. 
Due anni prima la FVE – Federazione europea della professione medico veterinaria - avevadichiarato con un documento pubblico che nei circhi non esiste la possibilità che il benessere degli animali e il rispetto delle loro esigenze etologiche siano garantiti, nonostante le attività svolte dai medici veterinari in materia di prevenzione e di terapia delle malattie degli animali.
A Settembre dello stesso anno un gruppo di eminenti scienziati, fra i quali Gustavo Gandini, sottoscrivevano una significativa Dichiarazione sulle esigenze etologiche e il benessere degli animali selvatici nei circhi.

Nel suo parere inviato a Ministri, deputati e senatori impegnati nelle attività legislative, Fnovi affermava che come professione medica, quindi basata sulle conoscenze scientifiche, ma anche come esseri umani e quindi responsabili della tutela degli animali che possediamo, ci appare evidente che gli animali, in particolare se selvatici, non possano essere detenuti per scopi ludici dell'uomo.

Come medici veterinari, consapevoli del ruolo di garanti della salute, del benessere degli animali e della salute pubblica, vogliamo essere promotori di un approccio scientifico anche nell'ambito di attività definite "tradizionali" che nell'attuale contesto socioculturale oltre ad essere anacronistiche, propongono una visione distorta del rapporto uomo - animale che non tiene in considerazione alcuna il rispetto delle esigenze etologiche degli animali. I metodi utilizzati per ottenere comportamenti innaturali e spesso opposti alle caratteristiche di specie, la convivenza forzata di specie diverse, come preda – predatore (ad esempio leoni in groppa ai cavalli), i fattori stressogeni come luci, rumori, dimensioni ridotte delle gabbie sono solo alcuni degli aspetti caratterizzanti gli spettacoli circensi con animali che non rispettano gli animali né lasciano spazio di miglioramento. Gli spettacoli circensi con animali sono quanto di più lontano si possa immaginare dai concetti di convivenza e di possesso responsabile degli animali, concetti dei quali siamo convinti sostenitori e promotori. 
La soluzione non può che essere la progressiva dismissione degli animali dai circhi come prevista dal Disegno di Legge 2287- bis sul Codice dello Spettacolo.

I recenti avvenimenti hanno avuto una notevole rilevanza mediatica e hanno forse sollecitato anche una riflessione sui circhi con animali.
A Fnovi è stato chiesto di dare la propria opinione sui circhi per una nota trasmissione del servizio pubblico che andrà in onda il prossimo 10 dicembre. 
Senza timore di fare spoiler, anticipiamo che non è mutata.

FNOVI!
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