MINISTERO DELLA SALUTE - Circolazione vettoriale di zanzare del genere Aedes: Prevenzione, sorveglianza ed interventi in risposta alla circolazione degli Arbovirus

Revisione 2023
15/11/2023
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Il Ministero della salute ha inviato una nota sulle misure di prevenzione della dengue considerato che le temperature continuano a favorire  la proliferazione di vettori.
I dati epidemiologici dei casi di dengue, aggiornati al 23 ottobre 2023, fanno registrare 66 casi c.d. autoctoni e 222 importati.
Le regioni maggiormente interessate sono la Lombardia, il Lazio, l’Emilia Romagna, il Piemonte, il Veneto e le altre regioni a seguire.  Sulla base di tali evidenze e in considerazione della rilevanza dell’infezione per la salute pubblica è necessario porre in atto tutte le misure utili a limitare il rischio di ogni ulteriore trasmissione all’uomo nelle situazioni in cui si realizzano assembramenti di popolazione per manifestazioni sportive, soprattutto quando queste si svolgono in aree a rischio (per la presenza del vettore), a ridosso di zone dove si verifica maggiormente la moltiplicazione delle zanzare, oppure ancora in occasione delle quotidiane passeggiate degli animali domestici specialmente in prossimità di macchie verdi, di zone acquitrinose, corsi d’acqua, fabbricati che possano dar rifugio alle zanzare adulte o durante le ore di particolare densità vettoriale ecc. 

La nota  raccomanda una capillare diffusione delle informazioni, attraverso comunicazione diretta al cliente (in ambulatorio, cliniche veterinarie o universitarie ecc) e ai soggetti coinvolti o attraverso l’uso di cartellonistica (nei maneggi, nelle aree sportive in generale e non solo), circa le misure di prevenzione quali: - l’uso di repellenti topici (da utilizzare secondo le indicazioni del produttore) e di abbigliamento adeguato e protettivo in caso di frequentazione dei luoghi di cui sopra; - l’attuazione di forme di lotta ambientale autorizzata efficace verso la zanzara (larve e adulti), se possibile, prima degli eventi sportivi o comunque nelle situazioni di stabilimenti (di cui al Reg. 2016/429 s.m.i.) o strutture più a rischio.

Fonte: 
Ministero della Salute
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