Le sfide della zootecnia : le nostre azioni possono contribuire a un futuro sostenibile
Le sfide della zootecnia : le nostre azioni possono contribuire a un futuro sostenibile
Si è celebrata il 16 ottobre scorso la giornata mondiale dell’alimentazione. Il tema di quest’anno ha riguardato l’importanza dell’utilizzo dell’acqua. Gli alimenti che consumiamo e il modo in cui vengono prodotti hanno ripercussioni sull’acqua e serve una mobilitazione globale per trasformare il sistema agroalimentare, facendo in modo che produca più cibo per tutti con meno acqua.
È necessario produrre più cibo, fibre, mangimi con minori quantità di acqua e nel rispetto dell’ambiente a beneficio delle future generazioni.
Anche l’agricoltura e la zootecnia sono chiamate quindi ad affrontare una serie di sfide, in una prospettiva di salute unica (One Health) e di sostenibilità che deve tenere conto delle interconnessioni tra salute umana, sanità e benessere animale, protezione dell’ambiente.
La crescita esponenziale della popolazione, che secondo le stime FAO dovrebbe arrivare a 9 miliardi di individui nel 2050; la concentrazione della popolazione nei grandi centri urbani, la disponibilità di redditi maggiori per alcune classi di popolazione delle Nazioni più grandi, porteranno ad una esplosione della domanda di prodotti di origine animale.
In futuro la domanda di cibo, in particolare di prodotti di origine animale, dovrà essere soddisfatta in maniera sostenibile in quanto la disponibilità di terra e degli altri fattori della produzione non sono risorse illimitate.
La produzione di alimenti di origine animale deve altresì affrontare alcune grandi criticità legate:
- all’ambiente: deforestazione, cambiamenti nella destinazione d’uso dei terreni, emissioni di gas serra, uso insostenibile dell’acqua e del suolo, inquinamento, competizione delle colture per produrre mangimi con quelle alimentari;
- alla gestione degli allevamenti, in relazione alla bassa produttività, riduzione dei costi, carenza di benessere animale;
- alla sanità animale e conseguenti rischi in termine di malattie. Con particolare attenzione all’antimicrobico-resistenza e la necessità di ridurre l’impiego di antibiotici;
- alla sicurezza alimentare, relativamente ai rischi di malattie zoonotiche e di origine alimentare.
La sostenibilità rappresenta il quadro nel quale occorre pensare e organizzare lo sviluppo tecnologico, tecnico ed economico dei prossimi anni. A questa condizione non sfugge l’agricoltura che può contribuire ad un corretto sviluppo in modo originale considerato che utilizza in modo diretto risorse naturali, suolo agrario (i due terzi della superficie agricola della Unione europea sono investiti a foraggere), acqua e aria. In essa la zootecnia è comparto decisivo.
Per vincere questa sfida occorre l’impegno di tutti i soggetti che operano in zootecnica ed è decisiva la più ampia informazione e reciprocità anche nella costruzione delle analisi e delle sperimentazioni rivolte a conseguire innovazione sostenibile.
Oltre a ciò, occorre attenta fornitura ed intelligente uso dei mezzi tecnici, sia per l’alimentazione del bestiame che per le cure veterinarie associate alle pratiche di allevamento, con particolare attenzione al benessere animale.
FNOVI ritiene importante riportare equilibrio in un dibattito internazionale sui sistemi agroalimentari oggi dominato da una narrativa accanita a priori contro gli allevamenti e i prodotti di origine animale.
Ritiene occorra un rapporto attento con i consumatori, improntato alla serietà delle informazioni presentate al di là delle convinzioni etiche a riguardo del consumo di carne e della macellazione degli animali.
Gli alimenti di origine vegetale non possono venire intesi come la soluzione a tutto e per tutti. Le filiere zootecniche, d’altra parte, devono investire su benessere animale, agroecologia ed economia circolare per meglio valorizzare i loro prodotti: e solo i medici veterinari potranno supportarli in questo percorso di sviluppo.
Molti sono i risultati già conseguiti, ma la strada da percorrere è ancora lunga.