E la politica è stata ad ascoltare!
E la politica è stata ad ascoltare!
Sono in svolgimento da ieri 13 aprile, e proseguiranno fino a sabato 15 aprile, i lavori del Consiglio Nazionale della Federazione Nazionale degli Ordini dei medici Veterinari Italiani, il periodico appuntamento che da sempre rappresenta l’occasione per riflettere sulle peculiarità del profilo professionale del medico veterinario che mette a disposizione del Paese impegno e competenze, svolgendo un ruolo strategicamente insostituibile per il perseguimento di politiche di sanità pubblica di prevenzione.
Ma questa volta lo sforzo che da tempo la Federazione sta profondendo per accreditarsi con gli esponenti politici del nostro Paese ed avviare con loro un percorso sinergico ha portato a casa un notevolissimo risultato.
All’apertura dei lavori del Consiglio Nazionale della FNOVI sono stati presenti il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Elvira Calderone, il Ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida ed il Ministro della Salute Orazio Schillaci. E ciò mentre in platea si è registrata la presenza di Deputati e Senatori, con importanti incarichi nelle Commissioni di più stretto interesse ed interrelazione con il mondo veterinario, i quali si sono succeduti sul palco.
Tutto ciò ha consentito al Presidente Penocchio, a me, nel mio ruolo di Vicepresidente, ed al Consigliere Antonio Limone, quale responsabile del GdL sui rapporti con le istituzioni, di sviluppare una narrazione che ha rappresentato agli illustri interlocutori le esigenze, le problematiche e le aspettative che la categoria professionale dei medici veterinari esprime.
A Marina Calderone è stata illustrata l’istanza che siano progettate politiche in grado di dare impulso allo sviluppo del lavoro autonomo al fine di consentire ai medici veterinari libero professionisti di esercitare la propria attività con adeguate tutele, anche attraverso la semplificazione amministrativa, prevedendo idonee agevolazioni fiscali, una adeguata conciliazione dei tempi vita-lavoro e con uno sguardo attento alla sicurezza del professionista, per garantire un appropriato riconoscimento professionale ed economico rispetto a una funzione che richiede competenze sempre più complesse e articolate, che non si esauriscono nell’ambito sanitario.
Ad Orazio Schillaci è stata ricordata la carenza di organico che, in assenza di interventi di reclutamento, corre il rischio di rendere presto inesigibili le funzioni di sanità pubblica veterinaria. È stato ricordato che One Health deve significare un approccio integrato e unificante che mira ad equilibrare e ottimizzare in modo sostenibile la salute delle persone, degli animali nonché degli ecosistemi in quanto tutte sono strettamente collegate e interdipendenti. Un accenno è stato fatto alla problematica in materia di antibiotico resistenza così come alla necessità di rimediare alla carenza di zooiatri che da tempo si registra, con tutte le inevitabili ricadute sulla farmacovigilanza.
A Francesco Lollobrigida è stato illustrato che nel binomio ambiente/salute il medico veterinario gioca un ruolo importante e sono state ricordate le grandi sfide che ci attendono: i cambiamenti climatici, l’antimicrobico-resistenza, la diffusione di malattie da vettori. È stato commentato che per affrontare la nuova sanità di prevenzione, che si afferma prepotentemente dopo il Covid, serve un cambiamento di ruolo di una professione che è fondamentale in questa strategia. Serve rivalutare le competenze del medico veterinario. È stato chiesto di valorizzare una professione che oggi attende un riscatto, ma non in nome di una autoreferenzialità inappropriata. I medici veterinari attendono di ricevere l’attenzione che meritano.
E tutti gli illustri interlocutori – ascoltatori attenti e non soltanto latori di messaggi di saluto di rito – convenendo sul ruolo peculiare che il medico veterinario ricopre, hanno preso l’impegno di essere interlocutori vigili e proattivi e si sono dichiarati pronti ad instaurare collaborazioni importanti e costruttive avendo per obiettivo l’intento di migliorare la salute pubblica alla quale il mondo veterinario contribuisce in maniera determinante.