APPELLO FNOVI AL GOVERNO: SERVE RICONOSCERE AL VETERINARIO REGIONALE IL CORRETTO INQUADRAMENTO GIURIDICO ECON0MICO

Trasmesso un testo da inserire nell’emanando testo della Legge di bilancio
04/11/2022
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In Italia l’onere di garantire controlli ufficiali efficaci in materia di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria nell’ambito di una programmazione aderente agli obiettivi e basata su di un sistema adeguato in termini di organizzazione e risorse è affidato al Ministero della Salute, alle Regioni ed alle Aziende sanitarie in ragione di una articolazione che prevede ruoli differenziati in relazione al livello centrale, regionale e territoriale di ciascuna dell’autorità competenti.

Nella nota indirizzata da FNOVI al Governo, nel sottolineare la funzione del sistema sanitario nazionale, si stigmatizzano le soluzioni adottate nelle amministrazioni regionali nonché l’applicazione al personale presente, inclusi i medici veterinari che operano nelle strutture individuate nell’ordinamento regionale, del contratto “enti locali”. Per quanto le Regioni siano obbligate ad attribuire la funzione di responsabile del servizio veterinario regionale ad un veterinario della stessa amministrazione - e, quindi, ad individuare strutture organizzative a
supporto dello stesso – FNOVI dichiara che “la disparità contrattualescoraggia il personale sanitario, magari già nei ruoli delle Aziende sanitarie territoriali, ad optare per il livello regionale, con il rischio concreto di creare delle strutture fantasma senza nemmeno un dirigente a dirigerle. Né tantomeno si può immaginare di proseguire in eterno a gestire il livello regionale mediante l’istituto del distacco dalle Aziende sanitarie, perché misura temporanea ed aleatoria legata a dinamiche spessoindividuali e, quindi, instabili”.

La Federazione ha quindi formulato la richiesta di sostenere l’equiparazione giuridico-economica del personale operante nel livello regionaledell’autorità competente ed ha proposto il testo di un articolo da inserire nell’emanando testo della Legge di bilancio nazionale che recita:

1. “Al fine di assicurare un efficace assolvimento dei compiti primari di tutela della salute affidati alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e Bolzano gli operatori facenti parte delle Strutture dell’Autorità Competente di cui al Decreto Legislativo 5 Agosto 2022, n.136, sono inquadrati nelle rispettive qualifiche del personale del Servizio Sanitario Nazionale recepiti nei relativi contratti collettivi nazionali di lavoro, estendendo agli stessi gli istituti previsti dal Decreto Legislativo 30 Dicembre 1992, n.502. I titoli di servizio maturati, anche con rapporto di lavoro a tempo determinato, sono equiparati ai titoli di servizio del Servizio Sanitario Nazionale.


2. Con Decreto del Ministro della Salute, di concerto con i Ministeri dell’Economia e delle Finanze la Pubblica Amministrazione, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, nei limiti delle dotazioni organiche vigenti, sono individuati il contingente dei posti destinati al ruolo della dirigenza sanitaria delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano i principi generali in materia di incarichi conferibili e modalità di attribuzione degli stessi.”
 

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