FNOVI STIGMATIZZA IL TENTATIVO DI MODIFICARE LE ATTRIBUZIONI DEL VETERINARIO AZIENDALE

FNOVI STIGMATIZZA IL TENTATIVO DI MODIFICARE LE ATTRIBUZIONI DEL VETERINARIO AZIENDALE

A seguito della seduta dello scorso 28 luglio, le Commissioni riunite XII (Affari Sociali) e XIII (Agricoltura) della Camera, esaminato l'Atto di Governo n. 382 recante lo schema di decreto legislativo per adeguare e raccordare la normativa nazionale in materia di prevenzione e controllo delle malattie animali trasmissibili agli animali o all'uomo, alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/429, lo hanno licenziato esprimendo parere favorevole ma declinando al contempo condizioni ed osservazioni sulle quali hanno richiamato l'attenzione del Governo.
Chiara e motivata la reazione di FNOVI. Nella nota indirizzata al Ministro Speranza la Federazione ha ricordato l'impegno che da tempo sta esprimendo nell’implementazione di Classyfarm, un big data che completa il sistema di sorveglianza epidemiologica e categorizza gli allevamenti in funzione del rischio.
Nella nota FNOVI sottolinea l’unicità della figura del Veterinario Aziendale (istituito con decreto del Ministro della salute 7 dicembre 2017), una figura con competenze e responsabilità chiare e definite che non può e non deve essere sostituita o affiancata dal veterinario incaricato.
“La condizione che non consente all’”incaricato” di diventare “aziendale” è l’”assenza di conflitto di interessi”, ovvero l’incaricato è un medico veterinario che ha rapporti economici con la produzione e che viene incaricato dalla stessa per inserire dati in un sistema pubblico di sorveglianza epidemiologica, dati che consentiranno il rilascio delle attuali certificazioni es. quelle relative al benessere animale”. La messa a regime di Classyfarm ed il coinvolgimento del veterinario aziendale sono gli strumenti su cui fonda il Sistema di qualità nazionale del benessere animale, il cui Decreto interministeriale istitutivo (Salute, Politiche agricole) è stato firmato in questi giorni.
In chiusura della nota FNOVI ha denunciato che "la proposta di abilitare profili non sanitari ad agire in un sistema costruito per completare il sistema di sorveglianza epidemiologica e prevenzione delle malattie, visite cliniche, utilizzo del farmaco è assurdo ancor prima che illegittimo".
La nota si conclude la richiesta della Federazione rivolta al Ministro della Salute affinché il Governo disattenda completamente il parere rilasciato.