LAUREE ABILITANTI: È IN GU IL DECRETO CHE ABILITA ALLA PROFESSIONE DI MEDICO VETERINARIO

LAUREE ABILITANTI: È IN GU IL DECRETO CHE ABILITA ALLA PROFESSIONE DI MEDICO VETERINARIO

Sono stati pubblicati i decreti del Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, adottati di concerto con il Ministro della Salute, Roberto Speranza, che adeguano la disciplina delle lauree magistrali a ciclo unico in Farmacia e farmacia industriale, Medicina veterinaria, Odontoiatria e protesi dentaria e in Psicologia a quanto previsto dalla legge 8 novembre 2021, n. 163, “Disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti”.
La nuova disciplina potrà entrare in vigore a partire dall’anno accademico 2023/2024. È, infatti, previsto che l’adeguamento da parte delle università dei regolamenti didattici si applichi a decorrere dall’anno accademico successivo a quello in corso alla data di adozione dei decreti rettorali (presumibilmente nel 2022/2023) che dovranno ottenere una valutazione positiva dell’accreditamento.Inoltre, coloro che, quando entrerà in vigore la nuova disciplina, saranno iscritti ai corsi di laurea secondo l’ordinamento didattico precedente non abilitante potranno optare per il passaggio al nuovo percorso abilitante.
LAUREA ABILITANTE ALLA PROFESSIONE DI MEDICO VETERINARIO
Tirocinio ed esame finale per la laurea abilitante alla professione di medico veterinario sono stati disciplinati nel dettaglio, con il Decreto n. 652 del 5 luglio 2022. Il tirocinio è finalizzato all’acquisizione di competenze e abilità professionalizzanti nelle diverse filiere in cui si esplica la professione medico veterinaria, in conformità con le “competenze del primo giorno” stabilite dalla European Association of Establishments for Veterinary Education e con la normativa europea.
Ognuno dei 30 crediti formativi del tirocinio è pari a 25 ore di attività: almeno 18 devono essere riservate ad attività pratiche, mentre le restanti sono di autoapprendimento. Ogni studente agisce in prima persona sotto la supervisione del tutor, sia in ambiente accademico sia nei luoghi dove si esercita la professione. Quest’ultima parte di tirocinio può essere svolto sia in Italia sia all’estero, presso enti o istituti di ricerca, laboratori, aziende private o amministrazioni pubbliche, strutture e servizi veterinari del Servizio sanitario nazionale.
La prova pratica valutativa è strutturata in tre parti, una per ciascuna filiera professionalizzante: clinica degli animali da compagnia, cavallo ed animali esotici; sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare; produzioni animali e medicina degli animali da reddito.
Con il DM 569 del 20 giugno 2022 del Ministro dell’Università e della Ricerca, adottato sempre di concerto con il Ministro della Salute, sono state definite le modalità semplificate per svolgere l’esame di Stato per coloro che hanno, a oggi, conseguito il diploma di laurea in medicina veterinaria o che lo conseguiranno seguendo il percorso formativo precedente all’entrata in vigore della nuova disciplina.