“DALLA PANDEMIA AL PNRR: COME COMUNICARE LA SALUTE AI CITTADINI”

12/05/2022
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La consigliera Fnovi Gaetana Ferri ha partecipato lo scorso martedì al convegno DALLA PANDEMIA AL PNRR: come comunicare la salute ai cittadini” organizzato dal Comitato per la Comunicazione e l’informazione Esterna della Camera con l’obiettivo di promuovere un approfondimento per analizzare come la pandemia da Covid-19 abbia influito sulle modalità, sugli strumenti e sui contenuti della comunicazione istituzionale e sull’informazione in generale e come ci si dovrebbe approcciare alla corretta comunicazione delle attività del PNRR, parte delle quali riguardano la sanità e quindi di forte impatto sulla vita dei cittadini.

Presente un considerevole gruppo di autorevoli giornalisti, pochi rappresentanti di Federazioni degli Ordini sanitari e studenti di corsi di giornalismo e comunicazione della Università LUISS e della Università Tor Vergata. Il Convegno, molto interessante nelle premesse, non è però riuscito a sviluppare l’aspetto delle prospettive future, fatta eccezione per pochi interventi.
Tutti concordi che la pandemia abbia rappresentato una sfida, uno stress test per molti sistemi, compreso quello dell’informazione che non è e non può essere sinonimo di comunicazione e che ha caratteristiche spesso contrastanti con la scienza.

E’ emersa sicuramente la difficoltà e le criticità dell’attività di informazione durante la pandemia e in particolare nelle prime fasi della emergenza.
Il Ministro Speranza, che ha aperto la serie degli interventi, ha ricordato che la comunicazione è elemento non accessorio ma fondamentale della preparedness e che questa è una stagione completamente nuova per la Salute con finanziamenti cospicui che porteranno il nostro Paese all’avanguardia su molti aspetti della prevenzione e dell’assistenza medica, con un incremento, ritenuto impensabile, dei fondi destinati alla sanità pubblica.
Il PNNR consentirà questa evoluzione, tuttavia rispetto al fatto che il significato e gli obiettivi del Piano sono di straordinaria portata per il nostro Paese e per la vita dei cittadini, l’argomento non è oggetto di particolare approfondimento da parte del mondo dell’informazione perché reputato, da parte di qualcuno poco attrattivo, o molto complesso da qualcun altro.
Come se non fosse possibile per i sistemi di informazione elaborare e gestire più di un argomento alla volta: ieri la pandemia, oggi la guerra in Ucraina, e il PNRR?

Molto rilievo ha assunto il ruolo, nel dibattito, della informazione e della notizia, poco o nulla è stato trattato l’aspetto della comunicazione. E’ stato anche affermato che ruolo dell’informazione è interpretare i dati e restituirli al pubblico al servizio della trasparenza e in nome della fiducia del pubblico. Ma riguardo tale aspetto non è stato affrontato il tema della affidabilità delle fonti e della correttezza della interpretazione. In particolare è emerso come non fosse noto lo sforzo messo in campo, già ben prima della pandemia, dall’ Istituto Superiore di Sanità nel contrasto alle fake news.

E poi noi tecnici ci chiediamo se sia corretto che l’interpretazione di dati tecnici debba essere fatta da esperti di informazione che non hanno un adeguato background tecnico scientifico.
Qualche timida ammissione di responsabilità nella scelta poco oculata degli esperti è stata riconosciuta ma al termine delle quasi tre ore di convegno resta la sensazione che sia prevalsa la narrazione di un passato noto a tutti.
Molti sono stati i riferimenti agli studenti presenti in sala (che peraltro nei loro interventi hanno ben colto le problematiche) ai quali sembrano delegati – e relegati – i cambi di approccio o di realizzazione delle notizie del futuro.

Il video del convegno 

Fonte: 
FNOVI
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