Consiglio Nazionale FNOVI. Penocchio: "Siamo a una svolta decisiva dell’evoluzione della professione"

11/04/2022
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Se la politica è una organizzazione di interessi la loro rappresentanza non può ridursi a una pura ricerca del consenso. L’attività di un Ente esponenziale di una Categoria professionale deve fondare su principi, e generare azioni coerenti con tali principi. Se principi diventano nomadi portano alla perdita di credibilità e all’isolamento. Le attese, la quarantena dei principi, sono un fallimento. Non esiste luogo diverso dalla FNOVI dove io possa sentirmi a casa: ovunque io vada resto dove sono”. È questo l’incipit della relazione che il Presidente Gaetano Penocchio ha consegnato ai Presidenti degli Ordini provinciali convenuti a Bologna per i lavori del Consiglio Nazionale della Federazione (8-10 aprile 2022).

Il suo intervento nel pomeriggio di venerdì, caratterizzato come al solito della proiezione di immagini particolarmente suggestive ed evocative, si è caratterizzato per un excursus sulle tematiche affrontate dalla Federazione nel corso dello scorso anno: una lunga e puntale analisi per esaminare i risultati già ottenuti e indicare le sfide del futuro.

Contrariamente che in passato, quando le sue relazioni al Consiglio Nazionale sviluppavano un’analisi del finanziamento della Sanità italiana, per concludere immancabilmente che il Ssn era stato oggetto di tagli, e che la crescita del finanziamento era costantemente inferiore all’aumento del fabbisogno reale, quest’anno Penocchio ha tracciato un’analisi differente sottolineando come l’irrompere della pandemia abbia determinato uno shock, un rovesciamento delle priorità e il ritorno in primo piano della tutela della salute.

Accanto a questo fondamentale elemento di novità ha sottolineato la necessità di lavorare affinché si sviluppi sempre di più la percezione che oggi la politica ha del ruolo del medico veterinario e delle funzioni centrali che svolge quale protagonista indiscusso di un sistema di prevenzione in grado di coniugare la salute degli uomini, degli animali e dell’ambiente.

Con la sua relazione Penocchio ha inoltre richiamato l’attenzione sul tema della formazione e sulle conseguenze di alcuni vincoli introdotti sull’operatività delle polizze assicurative a copertura della responsabilità civile professionale; ha accennato alla necessità di porre ordine sulla definizione del benessere animale così da arrivare alla migliore gestione del processo di allevamento degli animali destinati alla produzione alimentare e ciò anche a tutela del consumatore finale.

Ha illustrato ai presenti che la responsabilità sociale della professione del medico veterinario deve riconoscere nella “centralità della salute” la propria naturale valenza etica, morale, sociale: tutti valori noti e ben descritti nel Codice deontologico.

Ha accennato al percorso della certificazione delle competenze del medico veterinario che vede FNOVI, prima tra le professioni mediche, protagonista di un percorso di regolamentazione che mira alla riconoscibilità dei saperi e della abilità. Ha ricordato che certificare le competenze risponde a due bisogni: quello dei proprietari degli animali che hanno il diritto di conoscere i profili di competenza dei medici veterinari cui affidano la salute dei propri animali, e quello dei medici veterinari che hanno tutto il diritto di comunicare i loro saperi.

Non è mancato infine un accenno all’auspicio di poter registrare presto la fine della emergenza sanitaria provocata dalla pandemia anche attraverso una rimodulazione delle misure di profilassi ancora vigenti in capo agli esercenti la professione di medico veterinario tale da risultare ragionevolmente relazionata al rischio.

Un lungo applauso ha sancito l’approvazione dei presenti alla Relazione del Presidente.

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