Necessario approccio integrato che valorizzi la collaborazione tra autorità competenti, operatori e la professione veterinaria
Necessario approccio integrato che valorizzi la collaborazione tra autorità competenti, operatori e la professione veterinaria
La tutela della salute animale rappresenta un settore importante del Sistema Sanitario Nazionale, bisogna mettere in atto misure di contrasto alle principali malattie animali, puntare al benessere animale e al consumo responsabile dei medicinali veterinari. Così Ministro della Salute Roberto Speranza, sentito lo scorso 24 ottobre nelle Commissioni congiunte Affari sociali e Sanità di Camera e Senato sulle linee programmatiche del suo dicastero.
Nello specifico, il Ministro ha indicato di voler puntare all'efficientamento dell'osservatorio epidemologico e delle misure di bio-sicurezza che risultano sempre di più connessi tra loro, rendendo di fatto necessario un "approccio integrato che valorizzi la collaborazione tra autorità competenti, operatori e la professione veterinaria".
Quanto al problema dell'antibiotico-resistenza, la strategia del Ministero, ha detto Speranza, è di ampio respiro: migliorare la sanità animale italiana, implementare e sviluppare sistemi che durante il prossimo triennio puntino all'armonizzazione dei controlli ufficiali lungo la filiera agroalimentare, classificare gli allevamenti in base al rischio, migliorare la tracciabilità dei medicinali veterinari e la ricetta elettronica veterinaria; secondo il Ministro "serve un controllo maggiore sui prodotti di origine animale e vegetale", facendo riferimento anche alla regolamentazione dei prodotti fitosanitari e alla gestione di eventuali emergenze alimentari.
In generale, ha spiegato il Ministro, contro l'antimicrobico resistenza gli interventi saranno in tre direzioni, ovvero prevenire e ridurre le infezioni, soprattutto quelle correlate all'assistenza sanitaria; promuovere e garantire un uso prudente degli antimicrobici e ridurre al minimo l’incidenza dell’antimicrobico resistenza e i rischi per la salute umana ed animale ad essi correlati. La ricerca sanitaria è un altro fondamentale passo per garantire ai cittadini, in chiave evolutiva e dinamica, una sanità capace di rispondere in modo efficace e sostenibile ai bisogni sempre mutevoli di assistenza e di cura, i risultati raggiunti con la ricerca sanitaria si traducono in miglioramenti concreti dell'assistenza stessa, dei servizi e della loro organizzazione determinando miglioramenti concreti della qualità della vita della popolazione. Lo stanziamento finanziario in ricerca è un atto irrinunciabile soprattutto nell'era della medicina personalizzata che si dirama in due linee fondamentali: finanziando progetti di natura traslazionale che mirino ad una maggiore precisione della terapia e puntando sull'identificazione, sui fattori di rischio delle patologie e sulle diagnosi precoci delle malattie asintomatiche per impostare un'azione efficace.
Per incentivare il SSN è necessario, secondo il Ministro, investire sul capitale umano che opera a tutti i livelli nel settore sanitario: si sta svolgendo un lavoro meritorio da parte del Parlamento con il sostegno dell'emanazione di una norma anti-aggressione e anti-violenza a tutela degli operatori sanitari a tutti i livelli. Su questo punto, ha detto il ministro della Salute, dalle Regioni arriva un "grido di dolore": la carenza del personale è un problema di portata massima, servono interventi rapidi per ovviare a questa situazione di grosso disagio. La Conferenza delle Regioni, ha specificato il Ministro, ha destinato al governo un "pacchetto di ipotetiche soluzioni": bisogna intervenire sui vincoli assunzionali rendendole più flessibili, serve garantire l'incremento delle borse specialistiche che creano "l'imbuto formativo" per creare un turnover generazionale del personale medico specializzato.