Quali collari acustici per cani non sono consentiti
Quali collari acustici per cani non sono consentiti
Il Ministero della Salute ha inviato alle Regioni una nota accompagnatoria al parere sull'utilizzo dei collari elettrici nei cani redatto dal CReNBA dell'IZSLER al quale è stato chiesto di conoscere l’effetto su salute e benessere dei cani in seguito all’utilizzo di diversi apparecchi applicabili alla regione del collo (collari) per finalità diverse (educazione, addestramento, profilassi anti-parassitaria, localizzazione dell’animale, ecc.). Particolare attenzione è stata posta ai collari che emettono suoni (cosiddetti “beeper”), facilmente reperibili sul mercato e talvolta impiegati nel settore venatorio nelle tecniche di caccia da presa, per localizzare prontamente il cane, anche quando si fosse allontanato notevolmente.
La nota - pubblicata in allegato - ricorda che non è consentito l'utilizzo di collari acustici che possano raggiungere intensità e frequenze elencate nel parere, in quanto potrebbero configuare reato di maltrattamento ( art. 544- ter codice penale) dal momento che è plausibile che l’utilizzo dei collari acustici al massimo di intensità e frequenza (100-130 dB SPL, 2000-3000 Hz) possa quantomeno causare un danno temporaneo all’udito del cane esposto che, se protratto, potrebbe sfociare in una compromissione della restitutio ad integrum.