Quali collari acustici per cani non sono consentiti

Il parere del CReNBA trasmesso dal Ministero della Salute
22/07/2019
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Il Ministero della Salute ha inviato alle Regioni una nota accompagnatoria al parere sull'utilizzo dei collari elettrici nei cani redatto dal CReNBA dell'IZSLER al quale è stato chiesto di conoscere l’effetto su salute e benessere dei cani in seguito all’utilizzo di diversi apparecchi applicabili alla regione del collo (collari) per finalità diverse (educazione, addestramento, profilassi anti-parassitaria, localizzazione dell’animale, ecc.). Particolare attenzione è stata posta ai collari che emettono suoni (cosiddetti “beeper”), facilmente reperibili sul mercato e talvolta impiegati nel settore venatorio nelle tecniche di caccia da presa, per localizzare prontamente il cane, anche quando si fosse allontanato notevolmente.

La nota - pubblicata in allegato - ricorda che non è consentito l'utilizzo di collari acustici che possano raggiungere intensità e frequenze elencate nel parere, in quanto potrebbero configuare reato di maltrattamento ( art. 544- ter codice penale) dal momento che è plausibile che l’utilizzo dei collari acustici al massimo di intensità e frequenza (100-130 dB SPL, 2000-3000 Hz) possa quantomeno causare un danno temporaneo all’udito del cane esposto che, se protratto, potrebbe sfociare in una compromissione della restitutio ad integrum.

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Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI
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