Aggressioni canine: una doverosa riflessione

20/09/2017
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Tragedie come quella avvenuta nel Bresciano sono ormai troppo frequenti e si impone il dovere di una riflessione comune a tutti coloro che vivono, amano e si occupano di cani.
E questa riflessione, più che incentrata sulle dinamiche dell'incidente, sulla razza di cani coinvolti, sulle motivazioni e sul tipo di aggressività manifestata, dovrebbe mirare invece ad un unico obiettivo: fare in modo che questi drammatici episodi non si ripetano più in futuro. 

Si tratta di mettere in atto una mirata e corretta opera di prevenzione attraverso programmi di formazione e informazione dei proprietari e dei detentori anche solo temporanei di cani. Oggigiorno si parla molto di cani e di come impostare una serena convivenza, scevra da rischi.
Ma allora perché la maggior parte delle morsicature a danno dei bambini avvengono ancora in un contesto familiare e sono opera del cane di famiglia? Perché spesso viene meno l’imprescindibile supervisione da parte degli adulti coloro ai quali è affidato il controllo dell'interazione fra animale e bambino? La convivenza con uno o con più cani è senza dubbio una preziosa opportunità di crescita per un essere umano in particolare per un bambino, ma va gestita con responsabilità e consapevolezza fin dal momento in cui si sceglie di diventare proprietari di un cane.
Ormai da anni sono disponibili materiali informativi (poster didattici, videogiochi) e strategie di prevenzione (corsi nelle scuole, corsi per i proprietari come per esempio il "patentino") che si propongono di fornire al proprietario le chiavi di lettura per comprendere il cane, per conoscerne il normale comportamento ed eventuali anomalie comportamentali, per riuscire ad educarlo a vivere con l'uomo, pur rispettando le sue caratteristiche di specie, imparando a capire il linguaggio dei cani e i segnali di disagio o insofferenza che possono dare origine a morsicature. Acquisire e fare buon uso di questi strumenti è un dovere che abbiamo tutti nei confronti dei bambini e dei cani.

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI
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