Incremento corsi di laurea - Istituzione di ulteriori facoltà di Medicina Veterinaria

Incremento corsi di laurea - Istituzione di ulteriori facoltà di Medicina Veterinaria
On. Mancuso

14/02/2006
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On. Mancuso
- incremento corsi di laurea
- istituzione di ulteriori facoltà di Medicina Veterinaria
GIANNI MANCUSO, DELMASTRO DELLE VEDOVE e GHIGLIA. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -
Per sapere - premesso che:
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -
Per sapere - premesso che:
recenti indagini e analisi statistiche, condotte da autorevoli organismi rappresentativi della categoria medico-veterinaria italiana, mettono in evidenza la grave crisi economico-occupazionale che questa professione sta attraversando;
la progressiva contrazione occupazionale registrata dal Libro Bianco sulla Professione Veterinaria Ita-liana realizzato dalla FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) interessa tanto l'impie-go pubblico del SSN, quanto la professione esercitata in regime privato (oggi il 23,7 per cento dei professionisti);
fra le principali cause della crisi, un'indagine condotta dall'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI), consultato un campione rappresentativo dei medici veterinari italiani che si occu-pano di clinica degli animali da compagnia, indica l'eccessivo numero di laureati in medicina veteri-naria;
anche le conclusioni del citato Libro Bianco additano il numero di laureati fra le cause della contra-zione occupazionale, numero spropositatamente superiore al fabbisogno occupazionale e all'attuale domanda sociale di prestazioni veterinarie in tutti i settori;
il numero programmato degli studenti ammissibili alle facoltà di medicina veterinaria italiana è fissa-to per decreto dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca; con DM 1o luglio 2005 (Determinazione del numero dei posti disponibili per le immatricolazioni ai corsi di laurea specialisti-ca in Medicina Veterinaria per l'anno accademico 2005/06) il Ministro Moratti ha fissato in 1415 il numero dei posti disponibili contro i 1.426 di un anno fa, il che equivale a sole 11 immatricolazioni in meno, a fronte di ben 23.130 medici veterinari già iscritti all'ordine professionale;
nel citato provvedimento ministeriale non si dà adeguato riscontro alle indicazioni del Ministero della Salute che invitano ad avviare una riduzione delle immatricolazioni per la laurea specialistica in me-dicina veterinaria, ritenuto invece «di dover tener conto delle considerazioni espresse dal Ministero della Salute, ma di non trascurare neppure lo spazio europeo dell'istruzione superiore e la mobilità dei professionisti»;
in Italia il numero di studenti in medicina veterinaria era per l'anno accademico in corso di 15.954 unità, pertanto, nella U.E. uno studente in medicina veterinaria su cinque è italiano;
il numero facoltà di medicina veterinaria nel nostro Paese è oltre il doppio di quello rilevabile negli altri Paesi europei: 14 corsi di laurea attivati contro le 4 facoltà della Francia, le 5 della Germania e le 6 del Regno Unito, con il risultato, a parere degli interroganti paradossale, che un veterinario su 6 in Europa è italiano e che l'Italia registra la maggior sproporzione fra consistenza della popolazione animale e medici veterinari -:
quali iniziative intenda adottare per conseguire una sensibile razionalizzazione dell'offerta formativa universitaria in medicina veterinaria, proporzionata al fabbisogno professionale e alle esigenze del mercato occupazionale, attraverso una più approfondita consultazione con il Ministero della Salute;
se non intenda porre in essere misure atte a scongiurare l'attivazione di ulteriori corsi di laurea di medicina veterinaria;
se non intenda valutare la possibilità do riconversione di alcune delle attuali facoltà di medicina vete-rinaria in scuole di specializzazione post-laurea più consone al fabbisogno di formazione specialistica richiesto dal mercato professionale.
(4-16193)
Risposta del Ministero della Istruzione
Oggetto: interrogazione parlamentare a risposta scritta n. 4-16193 dell’On Mancuso
Con l’atto di sindacato ispettivo indicato in oggetto l’On. interrogante riporta il problema della spropor-zione esistente tra il numero di studenti ammissibili alle facoltà di medicina veterinaria, il numero dei lau-reati e quello delle stesse facoltà rispetto al fabbisogno professionale ed alle esigenze del mercato a segui-to della grave crisi economico – occupazionale che il settore sta attraversando.
Il problema naturalmente è noto anche al Ministero dell’istruzione che è ovviamente al corrente dei dati risultanti dalle indagini e dalle analisi statistiche richiamate nell’atto di sindacato ispettivo e che per affrontare la situazione, anche attraverso una più efficace ed incisiva programmazione dell’area sanitaria, proprio con particolare riferimento al corso di laurea specialistica in Medicina Veterinaria, ha provveduto ad attivare, con Decreto ministeriale 23 novembre 2005, un tavolo tecnico costituito da rappresentanze designate dal Ministero della Salute, dal Comitato nazionale di valutazione del sistema universitario, dall’Osservatorio delle professioni sanitarie, dalla Conferenza delle regioni e delle Province autonome,nonchè dalla Conferenza dei Presidi delle facoltà di Medicina Veterinaria.
Detto tavolo, operante presso il MIUR, ha già avviato il proprio lavoro con una prima riunione svoltasi in data 5 dicembre 2005.
Dei risultati raggiunti si terrà conto per la determinazione del numero di posti disponibili per le immatri-colazioni ai corsi di Laurea specialistica in Medicina Veterinaria da effettuare per l’anno accademnico 2006/2007.
Il Ministro
Letizia Moratti
Letizia Moratti
Fonte:
Ufficio stampa FNOVI