ESERCIZIO ABUSIVO DELLA PROFESSIONE DI MEDICO VETERINARIO.

ESERCIZIO ABUSIVO DELLA PROFESSIONE DI MEDICO VETERINARIO.

02/10/2006
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La scrivente Federazione ha da tempo segnalato la necessità che il Ministero da Lei presieduto – al cui controllo e vigilanza siamo sottoposti insieme agli altri professionisti dell’area sanitaria – intervenga con un proprio decreto a definire le competenze del medico veterinario, e ciò anche al fine di disciplinare il selvaggio ed incontrollato proliferare di nuove figure che invadono, senza averne titolo, la sfera veterinaria.
Roma 2 ottobre 2006
Prot. n. 3164/2006/F/mgt
Preg.mo
Ministro della Salute
Sen. Livia Turco
Lungotevere Ripa, 1
00153 R O M A
p.c.
Ill.mo
Sottosegretario di Stato alla Salute
Dr. Gian Paolo Patta
Lungotevere Ripa, 1
00153 R O M A
Gent.mo
Dr. Romano Marabelli
Capo Dipartimento Sanità Pubblica
Veterinaria, Nutrizione e Sicurezza degli alimenti
Piazza Marconi, 25
00144 R O M A
Presidente ANMVI
Dott. Carlo Scotti
Palazzo Trecchi
26100 C R E M O N A
Ministro della Salute
Sen. Livia Turco
Lungotevere Ripa, 1
00153 R O M A
p.c.
Ill.mo
Sottosegretario di Stato alla Salute
Dr. Gian Paolo Patta
Lungotevere Ripa, 1
00153 R O M A
Gent.mo
Dr. Romano Marabelli
Capo Dipartimento Sanità Pubblica
Veterinaria, Nutrizione e Sicurezza degli alimenti
Piazza Marconi, 25
00144 R O M A
Presidente ANMVI
Dott. Carlo Scotti
Palazzo Trecchi
26100 C R E M O N A
OGGETTO: Esercizio abusivo della professione di medico veterinario – Necessità di individuare le competenze – Richiesta
Ill.mo Sig. Ministro,
la scrivente Federazione ha da tempo segnalato la necessità che il Ministero da Lei presieduto – al cui controllo e vigilanza siamo sottoposti insieme agli altri professionisti dell’area sanitaria – intervenga con un proprio decreto a definire le competenze del medico veterinario, e ciò anche al fine di disciplinare il selvaggio ed incontrollato proliferare di nuove figure che invadono, senza averne titolo, la sfera veterinaria.
A questo proposito, numerose sono le segnalazioni di denuncia della presenza sul territorio di operatori per i quali non è possibile individuare e riconoscere un qualsiasi profilo professionale.
A puro titolo esemplificativo si segnala come in Italia si stia sviluppando interesse, ad esempio, per la fisioterapia applicata agli animali: evidenziando che la fisioterapia sugli animali, al pari di quel che accade in altri Paesi europei, in Italia deve praticarsi all’interno di strutture veterinarie e sotto il controllo di medici veterinari, accade purtroppo molto spesso che venga praticata presso centri cinofili gestiti da “animalisti di buona volontà”.
Allegata alla presente comunicazione mi permetto altresì di trasmetterLe una copia di un articolo (all. 1 ->

Ma la cosa che più ci preme evidenziare è che nel nostro Paese non esiste regolamentazione che individui, definisca e disciplini l’atto medico veterinario, né esiste un nomenclatore che semplicemente declini l’elenco delle prestazioni riservate. Ne consegue una carenza di strumenti utili ai cittadini a distinguere se le prestazioni richieste sono erogate da personale competente o da persone non qualificate.
La FNOVI è parte diligente nel denunciare alle competenti Autorità i casi di esercizio abusivo della professione delle quali viene a conoscenza, ma non posso nasconderLe il senso di frustrazione che ci coglie nel veder comminate sanzioni del tutto inadeguate.
Si avverte quindi come urgente e non prorogabile la necessità di una regolamentazione, con specifiche norme emanate dal Ministero della Salute, che definisca il ruolo e le competenze del medico veterinario; questo crediamo possa rappresentare un Suo segno forte e tangibile a tutela della salute pubblica e della sanità animale.
Restando a disposizione per quanto altro possa occorrere, si confida in un Suo cortese risconto e si coglie l’occasione per inviarLe distinti saluti.
IL PRESIDENTE
(Dott. Gaetano Penocchio)
(Dott. Gaetano Penocchio)
Fonte:
Ufficio stampa FNOVI