Inoculazione farmaci veterinari con il lanciasiringhe: è un atto veterinario

Inoculazione farmaci veterinari con il lanciasiringhe: è un atto veterinario

La FNOVI ribadisce che la somministrazione di medicinali veterinari mediante l’impiego di strumenti lanciasiringhe, deve essere eseguita da medici veterinari: si tratta infatti di un’attività tipica e di competenza specifica del medico veterinario, vietata a coloro che non sono abilitati alla professione sanitaria, pena la configurazione del reato di esercizio abusivo della professione.
Questa la ratio che ha offerto lo spunto per l’inoltro della Circolare n 11/201, prendendo lo spunto da alcuni episodi riferiti dalla cronaca nelle scorse settimane: si pensi a quanto accaduto a Imola in occasione delle operazioni per il recupero della giraffa o a quanto riferito a proposito dell’anestesia praticata a Trento su di un orso viaggiatore.
Non più tardi di ieri, 7 ottobre c.a., nel corso del programma TV “Linea verde” (intorno al minuto 39 della trasmissione) si vedevano le immagini di un cervo anestetizzato senza – almeno così sembrerebbe ad un primo accertamento – il coinvolgimento di un medico veterinario.
La Circolare ha inoltre offerto l’occasione per condividere i contenuti di uno scambio epistolare a firma degli Uffici del Ministero della Salute (link alla nota del Ministero) dal quale emerge che è stato richiesto al Ministero dell’Interno di subordinare il rilascio delle licenze di porto d’armi o di nulla osta per l’acquisto degli strumenti lanciasiringhe ad uso veterinario al possesso dei requisiti previsti per l’esercizio della professione di medico veterinario.
La FNOVI riproporrà all'attenzione dell'attuale Ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, la nota con cui Marabelli chiedeva nel 2004 che il Dipartimento di Pubblica Sicurezza adottasse misure di divieto d'uso ad operatori laici.