Ecco cosa vuol dire essere medico veterinario comportamentalista

30/11/2011
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Sarebbe stato molto più interessante se Bonanno avesse chiesto un confronto su specifici argomenti tecnici (per esempio come e dove si configura la consulenza comportamentale di un animale problematico e i pro e i contro delle varie opzioni citate nel testo dell’articolo), dal quale si sarebbe perfino potuto uscire arricchiti; al contrario ora siamo a chiedere immediate scuse: qui sedicente non è nessuno, siamo tutti dichiaratamente formati”.

Così si conclude la piccata replica che il Presidente FNOVI, Dr. Gaetano Penocchio, ha ritenuto opportuno inoltrare alla Redazione di “Cani Utili - WorkDogs” dopo aver letto, nella rubrica “L’osservatorio cinofilo”, l’articolo a firma Fabrizio Bonanno dal titolo “Ci imitano le Ordinanze Ministeriali”.

Non è piaciuto il rilievo mosso dall’autore dell’articolo alla credibilità di “certe categorie emergenti perché non riconducibili ad una scuola ad indirizzo specialistico” né è stato gradito il riferimento ai “comportamentisti” (o comportamentalisti che dir si voglia)” nonché  ai “sedicenti veterinari comportamentalisti”.

Respinte quindi al mittente tutte le argomentazioni – evidente conseguenza della poca informazione dell’estensore dell’articolo – e ribadita la validità del percorso formativo che legittima le competenze acquisite dai medici veterinari comportamentalisti.

Fonte: 
Ufficio stampa Fnovi
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