Ecco cosa vuol dire essere medico veterinario comportamentalista

Ecco cosa vuol dire essere medico veterinario comportamentalista

“Sarebbe stato molto più interessante se Bonanno avesse chiesto un confronto su specifici argomenti tecnici (per esempio come e dove si configura la consulenza comportamentale di un animale problematico e i pro e i contro delle varie opzioni citate nel testo dell’articolo), dal quale si sarebbe perfino potuto uscire arricchiti; al contrario ora siamo a chiedere immediate scuse: qui sedicente non è nessuno, siamo tutti dichiaratamente formati”.
Così si conclude la piccata replica che il Presidente FNOVI, Dr. Gaetano Penocchio, ha ritenuto opportuno inoltrare alla Redazione di “Cani Utili - WorkDogs” dopo aver letto, nella rubrica “L’osservatorio cinofilo”, l’articolo a firma Fabrizio Bonanno dal titolo “Ci imitano le Ordinanze Ministeriali”.
Non è piaciuto il rilievo mosso dall’autore dell’articolo alla credibilità di “certe categorie emergenti perché non riconducibili ad una scuola ad indirizzo specialistico” né è stato gradito il riferimento ai “comportamentisti” (o comportamentalisti che dir si voglia)” nonché ai “sedicenti veterinari comportamentalisti”.
Respinte quindi al mittente tutte le argomentazioni – evidente conseguenza della poca informazione dell’estensore dell’articolo – e ribadita la validità del percorso formativo che legittima le competenze acquisite dai medici veterinari comportamentalisti.