Conferenza Internazionale sulle politiche apistiche di Montalcino

19/09/2011
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 “tutelare le api dai nemici naturali e non: chimica, burocrazia e parassiti”, parlano, ad un pubblico poco numeroso, l’Assessore all’Agricoltura della Provincia di Siena, Anna Maria Betti e il Presidente UNAAPI, Francesco Panella.
L’impegno dell’Europa, della Regione Toscana e della Provincia di Siena per la salvaguardia dell’apicoltura sono espressi soltanto dalla voce che viene dall’Agricoltura e dalla rappresentanza di un’unica associazione nazionale di categoria. Poco per definire un convegno “internazionale”. Totale defezione degli europarlamentari Paolo de Castro- Presidente della Commissione per agricoltura e sviluppo rurale, Csaba Sandor Tabajidi e Astrid Lulling della Commissione Agricoltura.

Assenti anche Gianni Salvadori, Assessore Regionale all’Agricoltura, Etienne Bruneau, Presidente Copa Cogeca, Gaetana Ferri del Ministero della Salute e la sua alternativa (questo si leggeva curiosamente e tragicamente sul programma ??) Giovanni Guido, tecnico Unaapi e Gianfranco Cadeddu della Chemicals Laif. Assente anche Claudio del Re (Regione Toscana – Agricoltura), il cui saluto è portato da Giovanni Brajon dell’IZS di Firenze.
La manifestazione, che vorrebbe ricoprire un posto di rilevanza internazionale nel panorama delle conventions apistiche, non mantiene le aspettative del programma. Negli anni mostra di non esser stata capace a crescere nel dialogo con le “altre” associazioni apistiche italiane, bandite dal podio ormai da anni e si nega puerilmente al confronto con chi competentemente potrebbe dire molto sull’impegno assunto in Italia ed in Europa dai veterinari italiani, la FNOVI.
Montalcino è un ghetto in cui l’Agricoltura con l’UNAAPI se la raccontano, ma nessuno crede che possano da soli tutelare l’apicoltura italiana ed europea, tanto meno rappresentarla. Fievole la voce di chi ha sostenuto APENET, a seguito delle recenti valutazioni negative espresse dall’EFSA sui progetti di monitoraggio, fioriti in Europa sulla CCD. Il Presidente Unaapi si vanta che in Italia si siano determinati gli LMR per antibiotici nel miele e riferisce che lavorerà per ottenere questo risultato anche in Unione Europea. Stridono queste parole, dette a fianco di un Assessore che si batte per un “miele senese pulito” e che lamenta la scarsa presenza di apicoltori biologici (soltanto il 3,2%) come un grave danno al territorio ed ai consumatori. Si annunciano nuovi progetti di monitoraggio, per la realizzazione dei quali l’Agricoltura Regionale riconosce gli errori commessi e promette maggiore attenzione alla integrazione e dialogo tra le componenti Sanità ed Agricoltura regionali con quelle produttive.
Stretti nella morsa del dibattito col pubblico, i relatori promettono tavoli provinciali e regionali per l’Apicoltura, ove tutti gli attori finalmente saranno presenti e rispettati nelle loro competenze.
La cornice bellissima in cui si svolge la manifestazione e lo sforzo delle Istituzioni locali per assicurare ogni anno l’ottima riuscita dell’evento, meriterebbero davvero una eco internazionale dalla Settimana del Miele di Montalcino e dai lavori del convegno che andrebbe tutelato dai nemici del dialogo, dal settorialismo, come sottolinea accorata l’Assessore Betti e dal fanatico ed oscurantista interesse corporativo.
 

Fonte: 
Ufficio stampa Fnovi
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