Nota del Ministero della Salute: ecco che fine ha fatto la Legge n. 175/92

Nota del Ministero della Salute: ecco che fine ha fatto la Legge n. 175/92

È di oggi il riscontro del Ministero della Salute: “la materia della pubblicità sanitaria, sinora regolamentata dalla Legge 5 febbraio 1992, n. 175 e successive modificazioni e integrazioni è stata implicitamente abrogata dall’art. 2, comma 1, lettera b) e comma 3 del Decreto Legge 4 luglio 2006, n. 223“
A distanza di quasi un anno dell’entrata in vigore del c.d. decreto Bersani arriva così un importante intervento a chiarire i dubbi che ancora persistevano in argomento.
È di oggi il riscontro del Ministero della Salute.
Con una missiva a firma del Direttore della Direzione Generale delle Risorse Umane e delle Professioni Sanitarie, Dr. Giovanni Leonardi, si afferma che “la materia della pubblicità sanitaria, sinora regolamentata dalla Legge 5 febbraio 1992, n. 175 e successive modificazioni e integrazioni è stata implicitamente abrogata dall’art. 2, comma 1, lettera b) e comma 3 del Decreto Legge 4 luglio 2006, n. 223 “Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale” convertito con modificazioni dalla Legge 4 agosto 2006, n. 248”.
A distanza di quasi un anno dell’entrata in vigore del c.d. decreto Bersani arriva così un importante intervento a chiarire i dubbi che ancora persistevano in argomento.
Alla tesi di chi sosteneva che, a seguito degli interventi del governo, la previgente normativa doveva considerarsi abrogata si contrapponeva la tesi, per quanto contraddittoria ma pur sempre sostenuta da fonti autorevoli, per cui alcune delle previsioni della Legge 175/92 dovevano comunque intendersi ancora portatrici di effetti.
Nella nota del Ministero si legge che l’intervenuta abrogazione è stata altresì confermata dalla sentenza n. 652/07, emessa dalla terza sezione civile della Corte di Cassazione, la quale ha stabilito che “ . . va rilevato che recentemente è entrato in vigore il D.L. 4 luglio 2006, n. 223, convertito con modificazioni dalla Legge 4 agosto 2006, n. 248 che all’art. 2 ha abrogato le disposizioni legislative e regolamentari che prevedono, con riferimento alle attività libero professionali intellettuali, tra l’altro, il divieto di svolgere attività informativa e, di conseguenza, anche le norme che limitano il diritto di apporre targhe aventi, appunto, scopo pubblicitario . . . (omissis)”.
La Federazione, che nei giorni scorsi aveva reiterato la richiesta di ricevere delucidazioni in argomento, illustrando tutta una serie di problematiche che venivano denunciate ricorrenti sul territorio, nel prendere atto del riscontro pervenuto valuta auspicabile ulteriori interventi chiarificatori a cura dell’organo di vigilanza.
La nota ministeriale conclude riconoscendo in capo alla Federazione la legittimità a “elaborare delle linee guida a mezzo delle quali individuare e condividere un orientamento comune gli Ordini provinciali”.