FNOVI – MIPAAF – MINSAL: la tela di Penelope di questo scorcio d’anno

Anagrafe equina
01/06/2007
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Pronta la reazione della FNOVI alla Circolare n. 1 del 14 maggio scorso, con la quale il Ministero delle Politiche, Agricole Alimentari e Forestali, ha fornito disposizioni per l’identificazione degli equidi in attuazione temporanea e semplificata dell’anagrafe equina.
La Federazione ha inviato una nota a firma del Presidente, Gaetano Penocchio, con la quale ha voluto esprimere il disagio provato nello scorrere i contenuti del documento.

Pronta la reazione della FNOVI alla Circolare n. 1 del 14 maggio scorso, con la quale il Ministero delle Politiche, Agricole Alimentari e Forestali, ha fornito disposizioni per l’identificazione degli equidi in attuazione temporanea e semplificata dell’anagrafe equina.
Nell’esprimere il disagio provato nello scorrere i contenuti del documento, la Federazione con una nota a firma del Presidente, Gaetano Penocchio, ha denunciato al Ministero delle Politiche, Agricole Alimentari e Forestali e al Ministero della Salute che: “continuano a rimanere inascoltate le istanze che la veterinaria avanza circa il riconoscimento del precipuo ruolo affidato all’unico profilo professionale sanitario coinvolto nel processo di identificazione degli equidi; ciò in totale inottemperanza delle indicazioni fornite dalla Commissione Europea e non cogliendo l’opportunità di comprendere che non solo l’inoculazione del transponder, ma anche l’operatività connessa all’identificazione dell’animale, per l’innegabile valore di certificazione, sono atto medico in senso proprio”.
Nella nota si legge anche che: “anziché progredire nella consapevolezza che l’anagrafe equina è strumento essenziale per arrivare ad obiettivi sanitari, economici e zootecnici irrinunciabili, la circolare in commento tratta l’equino alla stregua di un qualsiasi prodotto merceologico ed assegna ad un non meglio identificato “rilevatore” l’attività di identificazione degli equidi”.
Risulta inoltre espressa l’opinione che la recente circolare emanata dal MIPAAF sia in stridente contraddizione “con la politica di condivisione concordata in occasione degli incontri avvenuti tra il Ministro De Castro e la Categoria dei veterinari, che non può che immaginarsi la completa estraneità dell’organo politico da quanto predisposto dagli organismi più propriamente operativi”.
È stata infine colta l’ennesima occasione per “ribadire che, sul piano sanitario, l’anagrafe equina deve rappresentare l’anello indispensabile per conciliare la tutela della salute del consumatore con il benessere del cavallo, assicurando efficacia ai provvedimenti di gestione e prevenzione delle malattie infettive, comprese le zoonosi, e divenendo il supporto imprescindibile per una farmacovigilanza mirata ed efficiente”.
Le perplessità permangono anche dopo la nota divulgata dalla Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario del Ministero della Salute, indirizzata ai Servizi Veterinari regionali, alle Associazioni di categoria, Assocarni, Uniceb e Assica, che è intervenuta riassumendo le disposizioni contenute nella circolare del Mipaaf e fornendo alcune precisazioni.
La FNOVI conclude sostenendo che: “ai medici veterinari poco importa quale ministero vorrà farsi carico del sistema anagrafico predisposto per gli equidi, ma la categoria manterrà sempre alta l’attenzione e vigilerà affinché non perda di significato il profilo sanitario affidato all’anagrafe degli animali tutti”.

Circolare MIPAAF - Anagrafe Equina

Fonte: 
Ufficio stampa Fnovi
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