Direttiva sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici"

Direttiva sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici"

In relazione alla Direttiva "sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici" la Fnovi annuncia l'attivazione di un gruppo di lavoro che verrà coordinato dal consigliere Alberto Petrocelli.
Allo studio un provvedimento che desta più di una perplessità, una Direttiva che non indirizza, atteso che il testo a fronte dell'enunciazione di principi prevede puntualmente la possibilità di deroghe.
È il caso di cani e gatti randagi, primati non umani, specie selvatiche e/o in pericolo di estinzione che non sono utilizzabili ai fini sperimentali ma lo diventano quando "è scientificamente provato che è impossibile raggiungere lo scopo della procedura utilizzando specie diverse."
L'analisi del testo diventa indispensabile atteso che sono numerosi i passaggi con riferimenti che non possono essere condivisi: è il caso della previsione citata dall'ALLEGATO IV Metodi di soppressione degli animali che prevedono, fra gli altri, un "Colpo da percussione alla testa per Uccelli, Roditori, Conigli, Cani, Gatti, Furetti (ma solo neonati, precisa la nota). Nel recepimento di questa direttiva l'Italia - sede il Centro EU per la validazione dei metodi alternativi - avrà la possibilità di ridiscutere le deroghe consentite ed è volontà della Federazione collaborare attivamente con il legislatore.