Gioco mio, regole mie.

A cura di Luigi Zumbo
25/11/2022
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Capita a volte, e purtroppo molto più spesso di quanto vorremmo, che la percezione della necessità di un cambiamento nasca a seguito di un evento scatenante.

L’evento tragico, eclatante e inaccettabile è rappresentato dalla morte, durante l’attività lavorativa, di una giovane collega. Il dramma va oltre, e punta un occhio di bue sul teatro della sicurezza sul lavoro, evidenziando tutti i difetti, le sovrastrutture e i costumi di scena.

L’osservatorio dei Presidenti permette (e obbliga) di osservare l’immenso scenario della professione medico veterinaria in tutta la sua interezza e complessità, apprezzando le evidenti discrepanze tra settori in cui la superfetazione normativa porta a una burocratizzazione estenuante della sicurezza sul lavoro e altri in cui la quotidianità si articola sulla continua ricerca del compromesso tra il portare a casa il risultato e portare a casa la pelle.
Volendo semplificare fino alla banalizzazione, la clinica degli animali d’affezione deve adeguarsi a una moltitudine di adempimenti, in gran parte giusti (giustissimi) e ben calibrati sulla valutazione del rischio e in parte ereditati da altri ambiti e settori affini o per niente affini come la nuova normativa EURATOM. Il settore degli animali da reddito, sia esso pubblico o privato, invece, a parte poche scarne indicazioni vive e sopravvive nel compromesso di cui sopra. Chiunque abbia avuto l’opportunità di prestare opera professionale in uno stabilimento zootecnico, è nelle condizioni di raccontare di quanto sia stato fortunato “quella volta” a non farsi veramente male. Storia che Chiara, purtroppo, non potrà mai raccontare

È necessario affrontare la materia partendo da ciò che di più sacro abbiamo: una professione identitaria. Non si tratta, quindi, di una deviazione sul tema dovuta alla spinta emotiva di un momento tragico, si tratta di affermare che la Professione gioca una partita con regole che non sempre sono coerenti. Ruolo sociale e identità sono i temi portanti del prossimo Consiglio Nazionale che inizierà ad affrontare il tema di studio della sicurezza nella professione medico veterinaria e che avrà il compito di tracciare il percorso per un documento di posizione da proporre all’attenzione dei Ministeri competenti

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