FNOVI: la vaccinazione e la sua certificazione sono un atto medico veterinario

28/06/2017
.

Come avvalorato anche dal documento approvato nel corso della General Assembly della FVE (Federation of Veterinarians of Europe) del 9 giugno u.s., la FNOVI ribadisce che la vaccinazione e la sua certificazione sono un atto medico veterinario e non vanno declassate a semplice "iniezione" che chiunque potrebbe fare.
Il piano vaccinale - ha spiegato FNOVI in un comunicato diramato in argomento - non è uguale per ogni soggetto, perché sono diversi l'ambiente, lo stile di vita, l'età, le condizioni fisico cliniche di ogni singolo animale da compagnia”.

La profilassi vaccinale - spiega ancora la Federazione nazionale degli Ordini dei Veterinari Italiani - ha la finalità di prevenire patologie mortali, specialmente nel cucciolo, e di mantenere lo stato di immunità alle malattie nel corso della vita degli animali, raggiungendo quel livello di immunità di popolazione che riduce il rischio di epidemie. Il piano vaccinale, non diversamente da un piano terapeutico, è improntato sul concetto "di non nuocere", per questo è il medico veterinario ad avere la responsabilità professionale di scegliere e somministrare il vaccino, in scienza coscienza e professionalità. Per una popolazione animale una copertura vaccinale scarsa è altrettanto pericolosa dell'eccesso di vaccinazioni o della vaccinazione con dosi inferiori a quelle efficaci o delle vaccinazioni eseguite in età non adeguata, per esempio troppo precocemente, come accade nei cuccioli importati illegalmente”.
Per l’organismo ordinistico apicale della professione dei medici veterinari, la vaccinazione è un strumento  fondamentale per la tutela della salute, "ma va maneggiato con estrema cura".

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI
FNOVI!
iscriviti alla newsletter di