Gli ‘specializzati’ ICPPA di Camerino ancora fuori dall’ACN

10/01/2017
.

La FNOVI ha seguito in modo partecipato tutte le fasi che hanno preceduto la pubblicato sulla GU (la n. 146 del 24/06/2016) del Decreto 8 giugno 2016 di Modifica al decreto 30 gennaio 1998 che non prevedeva nella tabella B, valevole per la verifica e la valutazione delle specializzazioni, la scuola di specializzazione in “Igiene e controllo dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura” (ICPPA).
Il Decreto ha sancito l'integrazione della tabella B di cui al citato decreto 30 gennaio 1998, recante: «Tabelle relative alle discipline equipollenti previste dalla normativa regolamentare per l'accesso al secondo livello dirigenziale per il personale del ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale»: la specializzazione in Igiene e controllo dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura è ora inserita tra le specializzazioni equipollenti ai fini dell'accesso alla disciplina di “Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati”, nonché alla disciplina di “Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche”.

Ma i problemi non sono ancora finiti: i medici veterinari che negli scorsi mesi hanno fatto istanza ai Comitati Zonali di inserimento nelle graduatorie degli specialisti ambulatoriali si sono sentiti opporre l’obiezione che la specializzazione in “Igiene e controllo dei prodotti per la pesca e dell’acquacoltura” non è prevista nell’Allegato 2 all’ACN del dicembre 2015 che elenca le “Specializzazioni della medicina veterinaria”.
La Federazione ha pertanto rivolto alla SISAC ed alle OOSS la richiesta che – come espressamente sancito nella Dichiarazione a verbale n. 2 – possa procedersi alla richiesta inclusione previo il coinvolgimento delle “parti” in un percorso di “revisione degli elenchi delle branche specialistiche e specializzazioni professionali di cui all’Allegato 2 del presente Accordo, tenuto conto delle necessità di adeguamento degli stessi, alla luce dei nuovi corsi universitari istituiti”.
Ha inoltre evidenziato che le segnalazioni pervenutele riferiscono di una disomogenea condotta dei diversi Comitati Zonali, alcuni dei quali hanno accettato le domande di inclusione in graduatoria e, quale organismo ordinistico apicale della professione del medico veterinario, ha chiesto che la revisione dell’Allegato 2 dell’ACN del 17 dicembre 2015 si realizzi senza ulteriori ritardi che potrebbero tradursi in insanabili disparità di trattamento in danno dei medici veterinari.
Questa storia pare non finire mai, nonostante la FNOVI!

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI
FNOVI!
iscriviti alla newsletter di