Il Tar del Lazio ha confermato la sospensione del Decreto del Ministero della Salute con il quale s'inserisce il cannabidiolo (Cbd) “da ingerire” tra le sostanze stupefacenti. L'effetto di questa decisione è che i prodotti orali contenenti cannabis light sono consentiti.
Il Tribunale amministrativo, lo scorso 5 ottobre, aveva già accolto l'istanza di sospensiva e fissato una camera di consiglio per la valutazione collegiale.
Ora in sostanza i giudici, con la loro ordinanza, hanno accolto le richieste cautelari proposte ed hanno obiettato che non sono sufficientemente motivati i pericoli di una possibile dipendenza da cannabidiolo, né fisica né psichica. Nelle motivazioni il Tar ha rilevato che “la motivazione appare priva della richiesta integrazione istruttoria e non sufficientemente chiara in ordine al dirimente profilo degli `accertati concreti pericoli di induzione di dipendenza fisica o psichica”. Pertanto, sono stati ritenuto sussistenti “i presupposti per la sospensione del provvedimento gravato, con fissazione a breve del merito in ragione della rilevanza della questione alla prima udienza pubblica disponibile da calendario della sezione”.
L’udienza di merito è stata fissata al 16 gennaio p.v.