
Bologna, 8 - 9 – 10 aprile 2022
La Federazione Nazionale approda a Bologna per discutere su temi mai cosi importanti vista l’attuale situazione sanitaria mondiale.
Il ruolo e le competenze del medico veterinario negli allevamenti del ventunesimo secolo, i valori di salute e le ricadute sociali della professione, l’incontro tra professione ed Università e il PNRR come opportunità di rilancio, sono solo alcuni dei temi trattati in questo importante convegno.
Un parterre d’eccezione che vede riuniti allo stesso tavolo, politica, enti, ordini e università a partire dell’Onorevole Paolo De Castro – Europarlamentare che dichiara:
È un momento di grandi cambiamenti a livello europeo con questa guerra che ci preoccupa tantissimo e ci auguriamo finisca il prima possibile. Ma è anche un momento di grande opportunità per il sistema agroalimentare italiano che, nonostante le difficoltà, continua a crescere con un futuro sempre più legato alla certificazione e alla qualità. In questo senso la professione del medico veterinario è centrale. Il consumatore vuole avere alimenti sani e di qualità ma soprattutto vuole conoscere le certificazioni sul benessere animale. Questo convegno della Fnovi può aiutare a rendersi conto del ruolo che possiamo avere non solo in campo europeo ma anche sul territorio nazionale.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Presidente della Fnovi Gaetano Penocchio che ha puntualizzato più volte come
questo incontro rappresenti l’obiettivo di concretizzare una occasione per riflettere sulle peculiarità del profilo professionale del medico veterinario che mette a disposizione del Paese impegno e competenza tecnica, svolgendo un ruolo strategicamente insostituibile per il perseguimento della salute del Pianeta ponendosi al centro di un sistema di prevenzione in un'ottica di medicina unica per la salute degli uomini, degli animali e dell’ambiente.
Tecnologia e transizione digitale, due temi “caldi” del PNRR, ne ha parlato il Direttore Generale dell’IZSM e coordinatore di tutti gli Istituti Zooprofilattici italiani – dott. Antonio Limone.
Il medico veterinario è oggi, come non mai, al centro di una grande strategia che mette insieme ambiente e salute. Abbiamo la necessità di garantire la sostenibilità delle nostre produzioni, ma anche garantire la qualità dei cibi sulle tavole delle persone. Tutelare l’ambiente e gli animali vuol dire un salto di qualità a garanzia dell’uomo. Fare il medico veterinario in un contesto post-pandemico, significa essere protagonisti di una nuova strategia che conduce alla reale costruzione della One- Health.
È la dott.ssa Daniela Mulas, vice presidente Fnovi a porre l’attenzione sulle sfide del nostro tempo:
Il tema della sicurezza alimentare, dichiara la Mulas, assumerà un ruolo centrale nel prossimo futuro e il sistema agroalimentare, così come lo abbiamo conosciuto fino ad ora, dovrà essere ripensato al fine di contribuire anche alla riduzione della crisi climatica.
Protagonista anche il mondo universitario moderato dal Prof. Orlando Paciello, coordinatore del gruppo di lavoro rapporti con l’università che ha dialogato sull’interazione e le sinergie tra le strategie di sviluppo della professione e la formazione del medico veterinario.
Ho coniato un motto dichiara il Prof. Paciello:“non esiste professione senza università e non esiste università senza professione”. L’assurdità è che questi due mondi non si parlavano e non capivano che l’uno dipende dall’altro. Queste occasioni servono a cambiare la forma mentis. L’idea è quella di stringere la comunicazione di questi due mondi e portare la professione nell’università. Da una parte gli strumenti formativi, dall’altra l’esigenza che è la traduzione di quello che ci chiede la società.
Insomma deve tramontare definitivamente l’idea che medici veterinari e medici umani non possono collaborare insieme e pensare, invece, ad un’unica “medicina” che li vede protagonisti.
Guarda il video integrale della Tavola Rotonda - Ruolo e competenze del medico veterinario negli allevamenti del ventunesimo secolo -