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ANIMALI IN CITTÀ: X RAPPORTO NAZIONALE DI LEGAMBIENTE

17/01/2022
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Performance per lo più fallimentari, ancora una volta disomogenee a livello nazionale, spesso inefficaci nel rispondere alle sfide che investono i territori e la loro vivibilità: nell’anno della pandemia, l’attenzione e la cura della pubblica amministrazione per gli animali risultano ancora insufficienti e inadeguate a garantire il benessere nei centri urbani. È quanto emerge dal X rapporto nazionale Animali in città elaborato da Legambiente con il patrocinio di Ministero della Salute, Anci, Conferenza delle regioni e delle province autonome, Enci, Fnovi, Anmvi e Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva e presentato simbolicamente oggi nel giorno di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali domestici.

Anche in questa edizione l’associazione premia, in parallelo, quelle realtà virtuose che si sono distinte nell’offerta di servizi e in azioni dedicate alla prevenzione e alla migliore convivenza con gli animali d’affezione, padronali o selvatici in città. Per il 2020 l’indagine evidenzia le disparità tra Nord e Sud e il permanere di problematiche che, complice la crisi sanitaria e socio-economica, rischiano di acuirsi: un’Italia indietro sulle sterilizzazioni di cani e gatti, dove persiste la piaga dei cani vaganti che rappresentano il maggior costo per la collettività, manchevole nell’attuare regolamenti che favorirebbero una più armonica e sicura convivenza con gli animali, con uno scarso livello di conoscenza della biodiversità animale che sempre più spesso abita i territori urbanizzati. Ancora una volta, insomma, un Paese che non agisce come dovrebbe sul fronte fondamentale della prevenzione. Di contro, nell’anno della pandemia, si registra in positivo un aumento significativo del numero delle adozioni dei gatti.

Ancora basso risulta il livello di conoscenza della biodiversità animale che sempre più spesso abita i territori urbanizzati: solo il 7,2% dei Comuni ha una mappatura delle specie animali presenti. A fronte di ritrovamenti sempre più frequenti di animali selvatici in difficoltà, feriti, debilitati o abbandonati, Legambiente evidenzia, inoltre, come in poco meno di un Comune su due (il 48,9%) il cittadino che contatta l’amministrazione riceverà indicazioni puntuali per sapere a chi rivolgersi. Un problema cui l’associazione ambientalista offre una soluzione attraverso il nuovo servizio gratuito e facilmente disponibile tramite app, Ecosportello Animali.

Fonte e articolo completo.

Allegati: 
PDF icon X rapporto nazionale AiC_presentazione.pdf
Fonte: 
Legambiente

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