La Federazione scrive al MIPAAF e al Ministero della salute in relazione alla campagna “Hello Fish, la cultura dell’acquacoltura” in dissenso rispetto ai contenuti della campagna stessa, che nel parlare di Sicurezza alimentare e Sanità pubblica di una alimento di origine animale, “si scorda” del Medico veterinario. La Professione Veterinaria è quotidianamente impegnata, infatti, con le sue diverse competenze, nella tutela della Salute Pubblica, tuttavia tale impegno deve essere affiancato da un’informazione al consumatore finale, chiara, semplice ma scientificamente e tecnicamente ineccepibile. La campagna di informazione di Hello fish appare manchevole o persino ingannevole per contenuti ed immagini.

In particolare appare evidente una scarsa conoscenza, od una volontaria omissione, delle figure professionali deputate all'attività di controllo igienico-sanitario in riferimento ai prodotti di origine animale. Non mancano, ancora, informazioni approssimative inerenti alla Sicurezza Alimentare, nello specifico, nella sezione "Le regole auree".

Nel chiedere una revisione del messaggio la Federazione offre la disponibilità alla collaborazione con il MIPAAF mettendo a disposizione le competenze professionali del suo GdL sulla Filiera della Pesca costituito da Medici Veterinari, specialisti in ispezione dei prodotti ittici  il cui scopo è confrontare le esperienze professionali relative alle problematiche igienico-sanitarie inerenti alla filiera ittica, mantenendo sempre come primum movens la Sicurezza Alimentare del prodotto ittico e la tutela della Salute Pubblica.