Il Ministero della Salute invita le Federazioni a verificare la costituzione di Ordini interprovinciali

Il Ministero della Salute invita le Federazioni a verificare la costituzione di Ordini interprovinciali

Nel corso del prossimo anno avranno luogo le elezioni per il rinnovo degli organi direttivi e, in vista della necessità di avere assemblee elettorali regolarmente costituite, la Direzione Generale delle Risorse Umane e Professioni Sanitarie ha raggiunto tutte le Federazioni e Collegi delle professioni sanitarie soggette alla vigilanza del Ministero della Salute con una nota che illustra l’iter procedurale da attivare qualora pervenissero richieste, ai sensi dell’art. 1 del D.Lgs.C.P.S. n. 233/1946, di costituzione di nuovi Ordini e Collegi nelle neo costituite Province.
La nota a firma del Direttore Dr. Giovanni Leonardi prosegue considerando che spesso “le neo costituite province hanno generalmente un numero di professionisti sanitari tali da non consentire una adeguata sostenibilità economica degli enti di cui trattasi, che sono oggi chiamati ad offrire servizi qualificati sia ai cittadini che ai propri iscritti“ e, esprimendo un orientamento di senso completamente inverso rispetto alla previsione normativa,, rammenta che “qualora il numero dei sanitari residente nella provincia sia esiguo, ovvero se sussistano altre ragioni di carattere storico, topografico, sociale o demografico, il Ministero della Salute, sentite le rispettive Federazioni nazionali e gli Ordini o Collegi interessati, può disporre che un Ordine o un Collegio abbia per circoscrizione due o più province finitime”.
È stato chiesto quindi alle Federazioni di voler esprimere il parere di loro competenza in ordine alla possibilità di istituire Ordini e Collegi interprovinciali previa acquisizione dell’orientamento degli Ordini e Collegi le cui circoscrizioni risultano modificate a seguito dell’istituzione di nuove province.
Quindi, “ai fini dell'acquisizione del predetto orientamento” la FNOVI ha diramato una propria circolare in argomento (Circolare n. 7/2010) invitando gli Ordini e Collegi interessati ad avviare “una consultazione tra gli iscritti nella forma ritenuta più opportuna (referendum, assemblea, interpello, ecc.) e trasmetteranno alla Federazione nazionale la delibera con l'indicazione della scelta tra Ordine/Collegio provinciale o interprovinciale e l'indicazione della sede. Gli elementi acquisiti saranno trasmessi all'ufficio VI di questa Direzione Generale per il tramite delle Federazioni nazionali, unitamente al parere di competenza”.
Con l’occasione il Ministero ha inoltre illustrato – in mancanza di espresse previsioni di legge – la prassi ad oggi seguita per la divisione dei beni patrimoniali e delle quote associative fra l’Ordine o Collegio preesistente e quello di nuova costituzione.
Nella circolare si legge che “per quanto riguarda le quote associative il contributo degli iscritti versato nell'anno di costituzione del nuovo Ordine/Collegio è devoluto al medesimo, anche al fine di permettere la sostenibilità finanziaria dell'operazione. Per quanto concerne, invece, la divisione patrimoniale tra il pre-esistente Ordine/Collegio e quello nuovo, è opinione di questo Ministero che, nel silenzio della legge, l'intero patrimonio debba rimanere in capo all'Ordine/Collegio preesistente”.