Deungulazione: è illegale non solo riprovevole

31/08/2011
.

Come ricordato più volte la Legge 201 del 4 novembre 2010  ha recepito in toto la Convenzione di Strasburgo, che all'articolo 10 recita: Gli interventi chirurgici destinati a modificare l'aspetto di un animale da compagnia, o finalizzati ad altri scopi non curativi debbono essere vietati, in particolare: 
a) il taglio della coda;
b) il taglio delle orecchie;
c) la recisione delle corde vocali;
d) l'esportazione delle unghie e dei denti.
Nella giornata di ieri le agenzie di stampa hanno ripreso e diffuso dichiarazioni semplicistiche che denotavano la completa ignoranza del divieto in Italia di effettuare la deungulazione dei gatti e hanno provocato reazioni giustamente indignate da parte dei cittadini. 
La FNOVI raccomanda pertanto a tutti i medici veterinari di essere particolarmente coscienziosi e di verificare ogni norma in vigore prima di rilasciare dichiarazioni e opinioni. Pur essendo dovere etico e responsabilità dei singoli medici veterinari assumersi le conseguenze di quanto viene dichiarato, la professione non ha certo alcuna necessità di esternazioni che facciano apparire i medici veterinari poco informati o irrispettosi delle leggi vigenti.

Come ricordato più volte la Legge 201 del 4 novembre 2010 (approvata dalla Camera dei deputati e dal Senato e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 283 del 3 dicembre) ha recepito in toto la Convenzione di Strasburgo, che all'articolo 10 recita : Interventi chirurgici 1. Gli interventi chirurgici destinati a modificare l'aspetto di un animale da compagnia, o finalizzati ad altri scopi non curativi debbono essere vietati, in particolare: 
a) il taglio della coda;
b) il taglio delle orecchie; 
c) la recisione delle corde vocali;
d) l'esportazione delle unghie e dei denti.
Nella giornata di ieri le agenzie di stampa hanno ripreso e diffuso dichiarazioni semplicistiche che denotavano la completa ignoranza del divieto in Italia di effettuare la deungulazione dei gatti e hanno provocato reazioni giustamente indignate da parte dei cittadini. 
La FNOVI raccomanda pertanto a tutti i medici veterinari di essere particolarmente coscienziosi e di verificare ogni norma in vigore prima di rilasciare dichiarazioni e opinioni. Pur essendo dovere etico e responsabilità dei singoli medici veterinari assumersi le conseguenze di quanto viene dichiarato, la professione non ha certo alcuna necessità di esternazioni che facciano apparire i medici veterinari poco informati o irrispettosi delle leggi vigenti.

Fonte: 
Ufficio stampa Fnovi
FNOVI!
iscriviti alla newsletter di