INTERVENTO DELLA VICEPRESIDENTE FNOVI AL 51° CONGRESSO NAZIONALE SIVEMP

Nel pomeriggio di oggi, 18 maggio 2022, ha preso il via il 51° Congresso Nazionale SIVeMP dal titolo “Agenda 2030 per la Veterinaria Pubblica: malattie infettive, cambiamenti climatici e crisi alimentari”. I lavori proseguiranno fino al 20 maggio prossimo
18/05/2022
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La prima giornata dei lavori del 51° Congresso Nazionale SIVeMP si è aperta con alcuni interventi programmati e, fra questi oltre a quello del Ministro della Salute Roberto Speranza, quello della Dr.ssa Daniela Mulas, Vicepresidente FNOVI, che ha sottolineato che sono tante e complesse le sfide da affrontare nel prossimo futuro ma che le si potrà vincere solo con un’azione sinergica di tutte le componenti professionali: la Federazione, i Sindacati, gli Ordini professionali.

Nel porgere il saluto della FNOVI ai presenti, ha asserito che tutte le componenti professionali dovranno lavorare in sinergia per accrescere nel decisore politico la consapevolezza del ruolo fondamentale che i medici veterinari rivestono nella società in qualità di professionisti della salute che agiscono in un sistema di prevenzione che mette al centro della sua azione la salute del cittadino

Proseguendo nel suo intervento ha quindi sostenuto l’opportunità per i medici veterinari di portare un qualificato contributo alle politiche sanitarie non solo con l’obiettivo di prevenire una o un limitato numero di condizioni patologiche, ma anche per creare nella comunità e nei suoi membri un livello di competenza e capacità di controllo (empowerment) che mantenga o migliori il capitale di salute.

Ha quindi invitato a non dimenticare che la prevenzione primaria rappresenta un elemento fondamentale anche per la sostenibilità del SSN e che per agire efficacemente su tutti i determinanti di salute sono necessarie alleanze e sinergie intersettoriali tra professioni diverse, secondo il principio della “Salute in tutte le Politiche” (Health in all Policies).

In altro passaggio del suo intervento ha inoltre commentata come la professione sia profondamente cambiata nel corso dei secoli e come si sia evoluta per stare al passo con le necessità della società. “Oggi la Pandemia ci ha profondamente cambiato - ha dichiarato - e ha messo ancora più in evidenza la necessità di dotarci di strumenti che ci consentano di orientarci in un mondo in continua evoluzione. In un simile scenario, caratterizzato da instabilità e incertezza il medico veterinario deve ampliare lo sguardo e prepararsi a una evoluzione, un cambiamento di prospettiva e di approccio metodologico che consenta quella comprensione di ruolo e di integrazione sistemica, valorizzando le opportunità che i cambiamenti portano e imparando flessibilmente a gestire i rischi e le sfide delle trasformazioni”.

Flessibilità, competenze tecnologiche e digitali, impegno in una formazione continua, consapevolezza sociale e culturale e quindi abilità di interagire con altre persone in un modo socialmente ed eticamente appropriato, rappresentano un bagaglio indispensabile per il medico veterinario del futuro.

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